Volgiamo gli occhi al cielo: come fotografare le stelle
Riassunto del video che trovi pubblicato sul suo canale Youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=eTV2ljags48
di Fabio Porta, The Geek Photographer
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1) Pianificazione.
Per prima cosa occorre evitare o minimizzare l’inquinamento luminoso e la luce della luna: per il primo occorre scegliere un luogo lontano dalle aree molto illuminate e/o usare filtri come il Nisi Natural night. Per la seconda occorre avere un cielo senza luna perché la sua luce copre cioè nasconde la luce di molte stelle.
Inoltre bisogna sapere dove si trovano nel cielo le stelle o la via lattea o le costellazioni che vogliamo fotografare.
Infine è importante scegliere una posizione da cui fare le fotografie, perché bisogna tener conto del paesaggio intorno a noi: fare uno scatto solo al cielo risulta quasi sempre poco interessante e quindi occorre scegliere un posto dove nella foto che faremo compaia oltre al cielo anche una porzione di paesaggio terrestre (che possa guidare lo sguardo verso le stelle).
2) Attrezzatura.
Un treppiede è fondamentale, e poiché l’attrezzatura fotografica come vedremo in seguito non può essere molto pesante anche un treppiede di medie prestazioni può essere sufficiente.
3) Corpo macchina.
E’ consigliabile almeno una macchina APSC , ma una reflex full frame rappresenta il mezzo migliore. Infatti più grande è il sensore e maggiore è la quantità di luce che il sensore può ricevere e quindi che ogni pixel può ricevere.
4) Obiettivi
Devono essere grandangolari e vare la maggiore apertura possibile (ad es. 24 mm f/1.4 oppure uno zoom 16-35 mm f/2.8 .
5) Impostazioni della fotocamera.
Occorre impostare la messa fuoco manuale e l’esposizione manuale. Occorre fotografare in raw. Bisogna evitare il moto apparente delle stelle e quindi bisogna applicare la regola del 500:
tempo di scatto = 500 / lunghezza focale in mm
Ad. Es. con un’ottica da 24 mm il tempo di scatto è pari a 500/24 = 20 sec circa: questo consente di vedere le stelle ancora come punti luminosi: la scia non è apprezzabile. Se abbiamo una fotocamera APSC, va introdotto un fattore di correzione che abbassa il tempo di scatto. Quindi:
per Nikon: 500 / (24×1.5) = 500 / 36 = 14 sec circa
per Canon: 500 / (24×1.6) = 500 / 38.4 = 13 sec. circa.
6) Sensibilità.
Non potendo intervenire né sul tempo di posa né sull’apertura del diaframma, l’unico parametro che possiamo aggiustare è la sensibilità. Con le attuali fotocamere si può arrivare agevolmente a 1600 ISO senza produrre un rumore forte, ma può essere necessario arrivare anche a 3200 ISO.
Si tenga presente che è meglio sovraesporre un po’ e ridurre caso mai la luminosità in eccesso durante la postproduzione, piuttosto che sottoesporre e aumentare la luminosità in postproduzione. Da questo punto di vista fotografare in raw offre notevoli vantaggi.
7) Messa a fuoco.
La messa a fuoco deve essere rigorosamente manuale. Fare attenzione a mettere a fuoco correttamente all’infinito ed eventualmente fare immagini di prova. (Eventualmente usare il live view).
Video di Fabio Porta “The Geek Photographer” – Testo scritto dalla redazione di photocufi.it